L'intervento psicologico in età evolutiva

Quando un bambino o un ragazzo vive un disagio, di qualsiasi natura esso sia, tende a manifestarlo attraverso i comportamenti (per esempio maggiore aggressività o agitazione, cambiamento del rapporto con il cibo), la modificazione delle relazioni (in un senso, per esempio, di eccessiva chiusura) e/o un abbassamento del rendimento scolastico.

A volte per la famiglia o per la scuola è difficile intervenire o semplicemente comprendere il tipo di disagio alla base del cambiamento del comportamento del ragazzo. In questi casi è consigliabile rivolgersi ad  esperti che possano aiutare tutte le persone coinvolte ad individuare il tipo di disagio ed eventuali modalità di intervento. Le tecniche principalmente utilizzate nella prima fase di analisi della situazione, sono quelle del colloquio e dell'osservazione (con il bambino o il ragazzo, con la sua famiglia, ma anche, dove necessario, con gli insegnanti) per ricercare, insieme ai diretti interessati, di ricostruire la storia evolutiva, familiare e scolastica, per individuare eventuali cambiamenti o particolari periodi di stress che il bambino, il ragazzo o la famiglia stanno affrontando (separazioni, lutti, cambiamenti di scuola, ingresso nell'età adolescenziale, condotte di bullismo in classe). Un ulteriore passo è quello, dove ce ne sia il sospetto, di approfondire, attraverso una valutazione neuropsicologica, la presenza, per esempio, di un Disturbo Specifico dell'Apprendimento o di difficoltà di Attenzione e/o Concentrazione.

 


Approfondimenti


dr.ssa Simona Giannotti

 "Riflessioni sull’ esperienza di conduzione di gruppi terapeutici con ragazzi dai 10 ai 13 anni "



dr.ssa Valentina Longhi

"Un articolo nel quale viene descritta l'esperienza di lavoro terapeutico attraverso la corporeità...con adulti e ragazzi"


dr.ssa Francesca Annesini

"Come comprendere ed intervenire quando l'eccessiva attivazione fisica ed emotiva influenza le relazioni ed il benessere dei nostri bambini?"