LO SGUARDO E L'AZIONE

OLIVIERO ROSSI

Workshop: sabato 10 ottobre 2015 dalle 10.00 alle 18.00

(Supervisione: domenica 11 ottobre dalle 10.00 alle 14.00)

Il “Teatro Percettivo” è una modalità di lavoro che inserisce la teatro-video terapia nell’orizzonte fenomenologico della Gestalt.

 Questo tipo di intervento si avvale di mediatori artistici quali la drammatizzazione, la fotografia, il fotoromanzo, l’audiovisivo per favorire l’emergere di operazioni narrative ed emozionali

 

 Il workshop si propone d'iniziare i partecipanti all'utilizzo di modalità teatrali e videoterapeutiche in consonanza con la base esistenziale e umanistica propria della psicoterapia della Gestalt. L'utilizzo del teatro e della videocamera diventa mezzo terapeutico di crescita individuale in un setting di gruppo e offre potenzialità per mettere a frutto le abilità nascoste in ognuno. Si facilita l'espressione dei vissuti dei partecipanti legati ad alcune tematiche che li riguardano stimolando contemporaneamente la creatività e la socializzazione. I tre postulati gestaltici: essere nel presente, responsabilità e consapevolezza vengono stimolati in un contesto in cui prendono forma la drammatizzazione del proprio copione di vita e di parti di sé.

 

Esclusivamente per i partecipanti all’incontro di sabato, (solo se counsellor diplomati, psicologici o psicoterapeuti) è possibile prenotarsi per un incontro di supervisione di gruppo con Oliviero Rossi che si terrà domenica 11 dalle ore 10.00 alle ore 14.00 (incontro a numero chiuso)

 

FINALITA'

Si intende consentire ai partecipanti di sperimentare tramite esercitazioni pratico-esperenziali, le potenzialità dell'utilizzo del teatro e del video in un setting terapeutico, evidenziando così il rapporto tra teatro-videoterapia e promozione del benessere. Tutto questo in un contesto in cui il gruppo e il singolo interagiscono nel processo creativo e di consapevolezza.

DOTT. OLIVIERO ROSSI

Iscritto all'Albo Professionale degli Psicologi, abilitato all’esercizio dell’attività di psicoterapeuta.

Ha completato la formazione in Psicoterapia della Gestalt con il prof. Barrie Simmons e partecipato ad incontri e gruppi esperienziali di Psicoterapia della Gestalt condotti da C. Naranjo, E. Walkenstein, N. Mann, M. Connant. Ha seguito corsi di specializzazione in medicina psicosomatica e partecipato alle attività cliniche del Servizio di psicologia medica dell’Ospedale Santa Maria della Pietà di Roma.

Psicoterapeuta e Arteterapeuta è Direttore dell’Istituto Psicoterapia della Gestalt Espressiva (IPGE) (istituto autorizzato con D.M del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e  della Ricerca, a condurre corsi di formazione in psicoterapia per psicologi e medici) dove svolge attività didattica e formativa nell’ambito della Psicoterapia della Gestalt.

 

Presso la Pontificia Università Antonianum – Facoltà di Filosofia di Roma, è Direttore del Master post lauream “Metodologie dell’immagine video e fotografica nella relazione d’aiuto e nelle artiterapie”.

Direttore della rivista scientifica “Nuove Arti Terapie”

 

Teatro Video Terapia:  nuovi orizzonti nella relazione d’aiuto

Da sempre, fin dalla nascita del cinema, lo scambio tra psicologia e mondo cinematografico è stato sostanziale. In un primo momento, sicuramente, il cinema ha attinto in modo considerevole dalla psicologia. Negli ultimi anni, tuttavia, l’unidirezionalità dello scambio ha lasciato il posto ad una reciprocità che ha visto il mezzo audiovisivo entrare a pieno titolo tra le modalità di intervento psicologico.

Se lo stesso spettacolo teatrale è stato, ed è tuttora, uno strumento utilizzato a vari livelli, il cinema e la televisione sono strumenti di storia breve estremamente vissuti oggi. Così come il teatro, uno strumento autonomo, è stato integrato ampiamente nel lavoro terapeutico, proprio per le sue potenzialità estreme (di rappresentazione, gioco metaforico, intervento sul copione di vita, sulle credenze, sull’identità narrativa) perché non utilizzare un mezzo altrettanto efficace “moderno”, attuale?

 All’interno di questo pensiero si inserisce l’idea di utilizzare il video come mediatore arteterapeutico, al fine di creare un’interazione tra l’Io della persona e il suo Me immagine, filmato dalla videocamera.

Esistono diversi modi per utilizzare il video all’interno del processo terapeutico: esiste la terapia filmata, oppure discussioni in gruppo che seguono la visione di un film (film terapia)... Ed esiste poi il video confronto, che prevede una diversa interazione con il mezzo, il video appunto, e con le immagini, le quali diventano rivelatrici del modo di relazionarsi con se stessi e con il mondo. Nel video confronto la persona viene filmata nel mentre di un’azione e, successivamente, si rivede in ciò che è stato filmato confrontandosi con esso. E’ fondamentale, in questa fase di confronto, l’azione facilitante del videoterapeuta.

La videoterapia porta, nella relazione d’aiuto a mediazione artistica, la possibilità di utilizzare un’interfaccia che offre vari livelli di intervento: sul copione di vita, sulla dinamica della condotta, sul continuum della prossemica;  rappresenta, inoltre, un valido strumento per l’acquisizione delle competenze di auto-osservazione e monitoraggio di sé.

È possibile utilizzarla sia come evoluzione dello psicodramma sia come tecnologia narrativa di conoscenza di sé,in quanto, attraverso l’iter di costruzione del prodotto audiovisivo, si entra nel vivo della re-visione dei propri modelli cognitivi, emotivi, relazionali e posturali. Il linguaggio visivo, narrativo e cinematografico, è inteso come un insieme di codici, procedure e operazioni indipendenti dal medium nel quale si possono realizzare [quindi sia del cinema sia della TV], ma la cui presenza nel processo creativo ci permette di riconoscere quest’ultimo come un racconto. Lo spazio cinematografico acquista senso, si drammatizza, diventa parte integrante e costitutiva della narrazione di se stesso; le inquadrature realizzate durante le riprese si ricostruiscono in tempi narrativi e in unità di senso. Il significato emerge grazie alle risorse personali che in questa operazione di costruzione/ricostruzione narrativa vengono messe in campo, suggerendo al cliente una nuova prospettiva degli avvenimenti rappresentati.

Attraverso il gioco della confrontazione con le immagini è possibile avere una distanza che ci consente di “vedere” i luoghi del possibile, in cui si re-inventa il passato e il futuro in un nuovo spazio presente. Luoghi in cui si dispiega una “revisione della propria vita”, si immaginano e si sperimentano alternative possibili.

L’immaginario filmico suggerisce, allora, possibili conformazioni della realtà, modi in cui potrebbe essere gestito il proprio essere nel mondo.

Ogni realizzazione audiovisiva è una istanza all’interpretazione dove autore, attore e regista coincidono nella persona che mette in scena il proprio copione di vita.

Il legame con il teatro è evidente ed evidenti sono anche le differenze. La videoterapia, infatti, permette qualcosa in più: il lavoro con le immagini dà la possibilità di lavorare nel qui ed ora con la rappresentazione del presente. Nel momento in cui l’attimo diventa rappresentazione, grazie all’immagine filmata, non ha più a che fare con il divenire temporale, diventa come un sogno o come un ricordo. Il video aggiunge la rappresentazione del soggetto permettendo al suo Io in divenire di giocare con la polarità del Me immagine eternamente presente.

 

CREDITI AICO E MORPHE PER 7 ORE DI FORMAZIONE

7 ore di psicoterapia per allievi scuola di specializzazione


DOVE: Sala Asili Notturni, Via M.Terreni 5, Livorno

QUANDO:

workshop - sabato 10 ottobre dalle 10,00 alle 18,00

supervisione in gruppo - domenica 11 ottobre dalle 10.00 alle 14.00 (l'incontro è a numero chiuso e riservato esclusivamente ai partecipanti al gruppo del sabato previa prenotazione)

 

QUANTO: è richiesto un contributo di 70,00€ per la giornata formativa (60,00 € per allievi ed ex allievi IGF e Morphè) - 90,00€ workshop del sabato più supervisione di gruppo della domenica (10.00-14.00) (80,00€ per allievi ed ex allievi IGF-Morphè)

INFORMAZIONI E PRENOTAZIONI
www.morphe.it - info@morphe.it - 3208084302 o compilando il format in fondo alla pagina

 




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