Viva gli zii!

viva gli zii, quando un genitore, famiglia, figli, single

È strano ritrovarsi zia e non essere madre.

Ho forse è solo strano non essere madre ed essere donna.

Sono confusa. Negli anni la mia famiglia, in maniera diretta, indiretta, inconscia e conscia mi ha appiccicato talmente tante etichette-aspettattive addosso che ancora ora ho molte difficoltà a venirne del tutto fuori e a capire cos’è che voglio io.

 

E resto qui, tutta impecettata, a farmi un sacco di domande e a darmi poche e confuse risposte.

Ho vissuto la gravidanza di mia cognata con una serie di ansie, tensioni e (si, lo ammetto!) aspettative,e alla fine, per sopravvivere alle inevitabili frustrazioni, mi sono distaccata dal piacere dell’attesa. Perché anche gli zii sono in attesa! …soprattutto quando non sono genitori. Non pensavo, eppure l’ho sperimentato sulla mia pelle. L’ho sperimentato tanto che quando mi sono sentita, anche giustamente, tagliata fuori ho tagliato anche il contatto con le mie emozioni. Che a un certo punto sono però inevitabilmente esplose e mi hanno messa davanti allo specchio.

Essere o non essere?

È veramente complicato per me definirmi completa anche senza una famiglia mia, dei figli, una relazione stabile. Sono la Femmina della famiglia e, si sa (!) la famiglia si crea aspettative e chiede fidanzati-buoni-partiti e nipoti, soprattutto a me, perché “i nipoti sono sempre un po’ di più verso la famiglia della madre che non del padre…”.

Oddio che ansia!

Avevo un’amica, tanto tanto tempo fa, che mi colpì per la sua reazione quando scherzando le dissero che lei sarebbe stata la zia che portava le pastarelle mentre io, istinto materno puro, sarei stata madre. Era un gioco di scherzi e amorevoli prese in giro. Ma lei era inorridita al pensiero. Io non ci pensavo.

Ora lei è madre di due bambini, ed io single-senza-figli che porta pastarelle nelle vite di altre mamme.

Ora ci penso. E non sempre so cosa provo.

C’è un’altra amica che ha sempre sostenuto di non volere figli, anche se lei non è single e non ha vent’anni. E io mi trovo a chiedermi se sia normale e a non crederle fino in fondo e a dire a lei quello che odio sentirmi dire “ma vedrai che prima o poi cambi idea…”

Che orrore!

Figli o non figli? Coppia o non coppia? Single o Zitella?

Perché la differenza fra Zitella e Single non sta nel succo della questione (non avere un uomo e/o un figlio) ma nel modo di viversi la stessa condizione: con vergogna e risentimento o con serenità e apertura verso il mondo.

Oltre che con l'amore e le aspettative dei miei parenti, sono cresciuta guardando Bridget Jones (anche qualcosa di più impegnativo a dire il vero…però Bridget….!!!), quindi capirete bene quanto la questione per me sia complessa!

Perché anche se gli altri a volte guardano con invidia e desiderio alla mia condizione, e vedono la mia casa da ZINGLE (ancora non ho deciso se zitella o single!) come un lussurioso piede-à-terre ricco di possibilità e di libertà (per chi ha famiglia a volte è comprensibilmente invidiabile e lussurioso anche non avere orari per mangiare o per uscire dal letto la domenica mattina…un po’ meno svegliarsi da soli la maggior parte delle mattine!) ..dicevo, anche se apparentemente desiderano, quando parli della confusione e del forse-desiderio di maternità, tirano fuori storie di amiche che all’età di 44 anni (sempre un paio più di te così ti lasciano una speranza!) hanno improvvisamente incontrato l’uomo della loro vita e nel giro di un anno hanno fatto un figlio, comprato casa, superato discretamente la depressione post parto e vissero per sempre felici e contenti….

Raramente ho incontrato qualcuno che, nonostante godesse della propria condizione di madre-padre, cogliesse l’altra parte del dubbio:  il forse NON voglio.

Quando l’ho incontrato ci sono diventata amica, perché mi sono sentita libera di navigare da tutte e due le parti del dubbio, non ho sentito niente di sbagliato in nessuna delle strade possibili, ho sentito tutte le sfumature della differenza fra essere SINGLE ed essere SOLA!

 

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Comunque, alla fine di questi pensieri confusi, devo dire che mi sono perdutamente innamorata della mia nipotina, che mi piace portare pastarelle per i suoi genitori e regali per lei e per i bimbi di tutti i miei amici. Che è bello per me essere ZIA e quindi avere il lasciapassare per un ruolo che io ho apprezzato molto da bambina e soprattutto da adolescente, quando i genitori sono troppo vicini e te ne vuoi staccare ma il mondo è ancora troppo grande e spaventoso, e allora vai dagli zii a parlare e a confidarti e a cercare rassicurazioni per trovare il coraggio di prendere il volo…e allora: VIVA NOI ZII!

 

FANNY

 

 

 


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Commenti: 1
  • #1

    gianna (lunedì, 28 ottobre 2013 15:46)

    CONCORDO!!!!!!!!!!w LE ZIE!!! e tutte le belle persone , generose di coccole, con l'anima onesta e lo spirito frizzante! ci vuole un gran cuore per amare i figli non propri!! grazie di esistere!!