Tana libera tutti!

In questa settimana piena di attese trepidanti e impazienti e di calde e ricche emozioni per tutte noi, insieme alla luna nuova è arrivata la domenica... e abbiamo pensato, in onore dei bambini, anzichè pubblicare un contributo originale, di trascrivere due pezzetti di un libro scritto e raccontato con la voce dei bambini, che mentre vivono le loro avventure ci fanno ricordare di come è bello stupirsi davanti al mondo, disobbedire ai genitori (!!), vivere storie da pirati e regine, trasformare ogni oggetto in qualcosa di magico e fatato...
E' un libro che amiamo molto e che consigliamo sempre a chi ha figli o lavora con i bambini, come noi! Si chiama TANA LIBERA TUTTI ed è di una scrittrice napoletana di nascita e romana di adozione, Micaela Arcidiacono.

dedicato a tutti i bambini dagli 0 ai 100 anni...
"Il bello dell'estate è che sei libero. Non solo libero dai vestiti, dai compiti e dal dentista, ma anche libero di andartene in giro per conto tuo. Mamma mi manda anche a fare la spesa in paese qualche volta e a me piace perchè mi fa sentire grande.
Ma quel giorno ero solo andato a fare una passeggiata. Avevo appena finito di leggere L'isola del tesoro e mi sentivo molto avventuroso, così mi ero messo il costume di tela rossa in testa, mi ero fatto una specie di benda con una calza di nylon di mamma e una spada con due rametti incrociati. Avevo anche racimolato degli spiccioli per il Fiordifragola. Dopo essere stato al bar dello stabilimento dove il barista aveva fatto solo finta di aver paura di me, mi sono ritrovato davanti al viottolo tra i campi che mamma mi aveva sempre proibito. Mi sono fermato, come sempre, a spiare se c'erano dei mostri, delle teste mozzate infilzate sui pali o un'astronave, ma vedevo solo alberi e polvere e sabbia e aghi di pino e silenzio, così per una volta mi sono deciso ad andare avanti, anche se avevo nelle orecchie ancora la voce di mamma:
"Và dove ti pare, ma non prendere mai quella stradina: lì in fondo ci sono dei tipi strambi e può essere pericoloso..."
Mari mi ha detto che i suoi, che poi non sono "i suoi" come li intendiamo noi, ma questo ve lo spiego un'altra volta, dicono:
"Se vuoi che un bambino faccia una cosa, proibiscigliela".
Si vede che la mamma non conosce tanto bene i bambini. Eppoi avevo proprio voglia di incontrare gente strana. In particolare pirati. Intanto mi allenavo con l'aria.
"Fatevi sotto" dicevo nella mia testa, figurandomi un'orda di nemici terribili. Stavo cercando di far perdere l'equilibrio a un ciccione con una gamba di legno, quando è piovuta una voce:
"I pirati non mangiano il gelato alla fragola!".
Ho alzato lo sguardo, mi sono tolto la benda e ho intravisto una faccia di bambina che penzolava da un ramo: sembrava il gatto di Alice nel Paese delle Meraviglie! Ho sentito improvvisamente tutto il calore del sole delle due del pomeriggio calamitato sulle mie guance.
"Mangiano il gelato al rhum, al caffè e al pesce spada" proseguiva la bambina-gatto.
"Non esiste il gelato al pesce spada!" ho detto per sgrullarmi di dosso la vergogna.
"Certo che esiste. Nel mondo dei pirati."
Quindi si è afferrata con le mani al ramo, ha sciolto le gambe e si è lanciata con un salto giù dall'albero:
"Che, me ne faresti assaggiare un pò?"
Mi sentivo leggermente intontito, forse anche per il sole.
E se veramente c'era un pericolo, come diceva mamma? Ma mamma mi dice sempre di non accettare dolci dagli sconosciuti. Non mi ha mai detto di non offrire i miei, anzi...pensai per farmi coraggio.
"Ehm, ce n'è rimasto poco...ma se vuoi lo puoi finire..." ho balbettato allungandole il gelato e cercando di capire cosa voleva dire quel sorriso. E' stata la prima cosa che mi ha colpito: un sorriso che occupava quasi tutta la faccia. Come il gatto di Alice, appunto. La seconda era un arco di legno che teneva con noncuranza, sulla spalla: non ne avevo mai visto uno così bello in vita mia...istintivamente ho nascosto i miei due rametti incrociati dietro la schiena..."
"...[A scuola] la maestra parla per ore e ore e io riesco a seguirla solo per i primi cinque minuti. Dopo un pò sento giusto un ronzio che a volte fa da sottofondo alle mie fantasie, sopratuttto se mi trovavo su un'astronave in avaria e dovevo comunicare via radio con la terra...
Altre volte mi basta una sola parola per partire. Se per caso dice galassia, pionieri o ornitorinco è impossibile resiterle. Ma una volta sono riuscito a fare un viaggio persino sul bolo. Stava spiegando la digestione e aveva fatto l'esempio della mollica di pane che innanzi tutto si trasforma in bolo. Cosa succede poi non lo so, perchè mi ero già trasformato in un cronista a bordo del bolo e stavo perlustrando tutto l'apparato digerente a modo mio..."
AUGURIAMO A TUTTI UNA SETTIMANA PIENA DI VIAGGI, PIRATI, FATINE E FANTASIA!
Francesca Annesini
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marina (martedì, 08 ottobre 2013 10:16)
è veramente carino! grazie dell'indicazione.. mi è venuta voglia di leggferlo tutto!
associazionemorphe (giovedì, 10 ottobre 2013 00:41)
Sono contenta che hai gradito, a me piace moltissimo! ho visto su un pò di siti e mi è sembrato, purtroppo, che non sia più così facile trovarlo :-( però la scrittrice è una persona alla mano, se trovi il suo contatto puoi chiedere a lei dove trovarlo
micaela arcidiacono (giovedì, 11 settembre 2014 18:44)
ho letto solo ora: grazie! Che carine!